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Elisabetta Duprè

Nata  a Roma, 1967

 

Studi:

diploma scientifico, studi musicali in sassofono e flauto traverso, tre semestri di oreficeria presso la scuola "INTERNO 7" col prof. E. Ermini, apprendistato di due anni presso "ATELIER AURA" da C. Klein a Monaco, Germania.
Dal 1993 lavora come artista orafa e designer presso il suo studio a Roma.
1996 "SCHMUCK KLASSE"  tenuto da P. Skubic a "sommer Akademie der bildende Kunst " a Salzburg, Austria.
1997 Workshop con G. Dobler a Braunwald, Svizzera.

2013 Workshop con B. Lignel, Rieti, Italia.

Premi:

2014 Premio della “Art Gallery” a Legnica, durante la mostra “Silver, Classic” (PL)

2013 Terzo premio a “Cominelli Fundation Prize for Contemporary Jewellery” (I)

2012  menzione speciale a “on-off”, per i membri  agc (associazione gioiello contemporaneo)

 

Collezioni:

The Gallery of Art, Legnica

“Museo degli Argenti” Palazzo Pitti, Firenze

“Cominelli Foundation” Desenzano del Garda, I

Bollmann Jewellery collection (A)

 

 

Dal 1992 ha partecipato a mostre personali e collettive nazionali ed internazionali in Italia, Germania, Francia, USA, Polonia, UK, Austria, Svizzera, Lettonia, Scozia.

 

 

Note

 

-avevo il naso incollato alla vetrina dei gioielli......così mi ricordo, intorno ai dieci anni, durante la visita al museo dei Celti-

 

Anni dopo, quando per curiosità e per gioco ho iniziato il primo corso di oreficeria mi è tornata in mente quell'attrazione per i gioielli e per i metali preziosi: mi sembrava di riscoprire una cosa che già conoscevo.

 

 

“L'essenza del suo lavoro si basa sul dettaglio, quasi maniacale, del piccolissimo elemento. Sono opere perfette nella loro imperfezione, dove la manualità è molto evidente e traspira da ogni poro.  Bordi lasciati irregolari, quadrati non perfettamente quadrati e tondi non perfettamente tondi, dove l'apparente casualità diventa elemento fondamentale. 

 

Ama il metallo e nel tempo ha instaurato un rapporto intimo con esso. Conosce profondamente i segreti dell'argento e dell'oro e si avvale di tecniche da banchetto per realizzare le sue opere. Gli attrezzi che troverete nel suo laboratorio sono quelli dell'oreficeria tradizionale, usati sapientemente per la realizzazione di gioielli che invece risultano tutt'altro che classici. 

 

Traspare un innato senso di semplicità e freschezza. Forme lineari, cromaticamente sobrie, dalla grande forza comunicativa. 

I suoi lavori parlano un linguaggio essenziale, rigoroso, frutto di un lessico formale scarno, senza orpelli e fedeli al suo modo di essere.”

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