top of page
Twin colori sonori.jpg

laura volpi

“Il mio lavoro è una sintesi di energia, ricerca e materia che prende forma attraverso l’elaborazione di stimoli visivi della nostra contemporaneità, per creare gioielli che sono singoli frammenti della mia narrazione creativa. Utilizzo lo studio del volume e la ricerca della forma scultorea, per creare un gioiello che esplora il senso del movimento in una dimensione indossabile.”

Scenografa e scultrice, conseguito il diploma in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, studia a Londra presso la Slade School of Fine Art. Lì si innamora artisticamente di Henry Moore e Alberto Burri (di Moore, ama lo studio del volume e la semplificazione, anche nella dimensione monumentale; di Burri, la matericità ruvida, sfacciata) e decide di dedicarsi all’oreficeria scultorea, sperimentando la scultura nella sua dimensione indossabile.

Frequenta corsi di specializzazione al Centro Tam, con ArnaldoPomodoro, con il quale ha collaborato, esplorando volumi scultorei e vibrazioni leggere, e con Davide De Paoli, che l'ha iniziata alle potenzialità della scultura in lastra nella dimensione indossabile. 

Apre il primo laboratorio nel 1993, sperimentando tecniche e materiali che le consentono di elaborare nuovi concetti di “gioiello scultoreo”. 

Ultimo colpo di fulmine è Ross Lovegrove, per la sua ricerca a partire dalla metamorfosi di spunti organici.

Il suo lavoro è in continua evoluzione, sospinto e alimentato da un’attenzione assidua al contenuto e al principio narrativo delle immagini, che la porta ad esplorare ininterrottamente se stessa e nuove modalità tecniche.

Le sue opere vengono normalmente esposte in gallerie italiane ed europee.

bottom of page